Cassazione penale Sez. II sentenza n. 38556 del 18 settembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:38556PEN

Massima

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Il delitto di estorsione si configura quando la condotta minacciosa o violenta, anche se finalizzata al soddisfacimento di un preteso diritto, si estrinseca nella costrizione della vittima attraverso l'annullamento della sua capacità volitiva, annichilendone le capacità di reazione e trasformandola in mero strumento di soddisfazione delle pretese dell'autore. In tali casi, la gravità della violenza e l'intensità della minaccia, che travalicano il ragionevole intento di far valere un diritto, sono elementi determinanti ai fini della qualificazione giuridica del fatto come estorsione, anziché come esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Pertanto, il delitto di estorsione è configurabile quando la condotta minacciosa o violenta, pur se finalizzata al soddisfacimento di un preteso diritto, si concretizza in forme talmente aggressive da privare la vittima della propria capacità di reazione, trasformandola in mero strumento di soddisfazione delle pretese dell'autore. Al contrario, il delitto di esercizio arbitrario delle proprie ragioni ricorre quando un diritto giudizialmente azionabile venga soddisfatto attraverso attività violente o minatorie che non abbiano un epilogo costrittivo, ma più blandamente persuasivo. Inoltre, ai fini della configurabilità del delitto di estorsione, non è indifferente la gravità della violenza e l'intensità della minaccia, le quali, per essere ricondotte alla fattispecie meno grave dell'esercizio arbitrario delle proprie ragioni, non devono trasmodare in manifestazioni sproporzionate e gratuite, travalicanti il ragionevole intento di far valere un diritto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfre - rel. Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/01/2018 della CORTE APPELLO di CATANIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ALFREDO MANTOVANO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. MIGNOLO OLGA, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
La CORTE di APPELLO di CATANIA, con sentenza in data 11/01/2018, confermava la sentenza con la quale il TRI…

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