Cassazione penale Sez. I sentenza n. 35459 del 11 agosto 2014

ECLI:IT:CASS:2014:35459PEN

Massima

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Il riconoscimento del vincolo della continuazione tra più reati, ai sensi degli artt. 81 cpv. c.p. e 671 c.p.p., richiede la sussistenza di un preventivo disegno criminoso unitario e specifico, che abbracci tutti i reati poi concretamente realizzati, non essendo sufficiente la mera omogeneità delle condotte o la loro commissione nell'ambito di un medesimo contesto criminoso. Il giudice deve valutare, sulla base di tutti gli elementi desumibili dalle sentenze di condanna, se i singoli reati siano stati effettivamente programmati almeno nelle loro linee essenziali al momento dell'inizio dell'attività criminosa, escludendo dal vincolo quei fatti che trovino la loro causa nell'insorgenza di sopravvenuti ostacoli non prevedibili ab origine. La mera strumentalità di un reato rispetto ad altri non equivale all'identità di un preventivo, unitario disegno criminoso, essendo necessaria una progettazione specifica che comprenda tutti i reati realizzati. Pertanto, il riconoscimento della continuazione non può fondarsi sulla sola omogeneità delle condotte o sulla loro collocazione in un medesimo contesto delinquenziale, dovendosi altresì accertare l'esistenza di un programma criminoso unitario e preventivamente ideato, almeno nelle sue linee essenziali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - rel. Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella P. - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 6/2012 CORTE ASSISE di ((omissis)), del 17/04/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO CAVALLO;

lette le conclusioni del PG Dott. SPINACI Sante il quale ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe la Corte di Assise di ((omissis)), deliberando in funzione di giudice dell'ese…

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