Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 52373 del 21 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:52373PEN

Massima

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La circostanza aggravante della destrezza di cui all'art. 625, comma 1, n. 4, c.p. richiede un comportamento dell'agente, posto in essere prima o durante l'impossessamento del bene mobile altrui, caratterizzato da particolare abilità, astuzia o avvedutezza, idoneo a sorprendere, attenuare o eludere la sorveglianza sul bene stesso. Pertanto, non sussiste detta aggravante nell'ipotesi di furto commesso da chi si limiti ad approfittare di situazioni, dallo stesso non provocate, di disattenzione o di momentaneo allontanamento del detentore dalla cosa. Il furto con destrezza, che giustifica una risposta punitiva più grave, è quello qualificato da una condotta spoliativa attuata con particolare ingegno, astuzia e scaltrezza, che riveli connotati di capacità ed efficienza offensiva tali da incrementare le possibilità di portarlo a compimento e offendere più seriamente il patrimonio. Ove il furto si realizzi a fronte della distrazione del detentore o dell'abbandono incustodito del bene, anche se per un breve lasso di tempo, che non siano preordinati e cagionati dall'autore, né accompagnati da altre modalità insidiose e abili che ne divergano l'attenzione dalla cosa, il fatto manifesta la sola ordinaria modalità furtiva, inidonea a ledere più intensamente e gravemente il bene tutelato, e pertanto è privo dell'ulteriore disvalore preteso per realizzare la circostanza aggravante e per giustificare una punizione più seria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IZZO Fausto - Presidente

Dott. FERRANTI Donatella - Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. RANALDI Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/02/2018 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere VINCENZO PEZZELLA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. ZACCO Franca;
Il Proc. Gen. conclude per l'annullamento senza rinvio della sentenza per prescrizione. udito il difensore;
E' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di ROMA sostituto proce…

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