Cassazione penale Sez. I sentenza n. 233 del 7 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:233PEN

Massima

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Il proprietario di un immobile che minacci rovina è penalmente responsabile, ai sensi dell'art. 677 c.p., per l'omissione dei lavori necessari a rimuovere il pericolo per la pubblica incolumità, indipendentemente dalla conoscenza effettiva dell'ordinanza sindacale che ne impone l'esecuzione. La responsabilità sussiste in ragione dell'obbligo giuridico di provvedere alla messa in sicurezza dell'edificio, che sorge in capo al proprietario a prescindere da qualsiasi provvedimento amministrativo. Pertanto, eventuali vizi o irregolarità nella notifica dell'ordinanza sindacale non escludono la responsabilità penale del proprietario, il quale è tenuto a eseguire tempestivamente i lavori di consolidamento necessari per scongiurare il pericolo, senza potersi limitare alla sola delimitazione dell'area pericolosa. La condotta omissiva del proprietario, compatibile con il reato contravvenzionale contestato, integra gli estremi della fattispecie di cui all'art. 677 c.p., u.c., a prescindere dalla conoscenza effettiva dell'ordinanza, essendo sufficiente l'accertamento dell'oggettiva situazione di pericolo per la pubblica incolumità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOCALI Piero - Presidente

Dott. GIRONI ((omissis)) - Consigliere

Dott. CORRADINI Grazia - Consigliere

Dott. URBAN Giancarlo - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) AV. EL. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 23/06/2006 TRIBUNALE di BENEVENTO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CORRADINI GRAZIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GALATI Giovanni che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con sentenza in …

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