Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5854 del 6 febbraio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:5854PEN

Massima

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Il sequestro di persona ai danni di un minore, commesso in concorso da più persone, integra un grave reato contro la libertà personale, che deve essere sanzionato con una pena adeguata alla sua particolare disvalore sociale, tenuto conto della vulnerabilità della vittima e della condotta violenta e intimidatoria posta in essere dagli autori. Il giudice, nel determinare la pena, deve valutare attentamente tutti gli elementi di fatto rilevanti ai sensi degli artt. 132 e 133 c.p., senza essere vincolato dalla richiesta di attenuanti generiche, la cui concessione è rimessa alla sua discrezionalità, purché la motivazione sia logica e coerente. Anche il trattamento sanzionatorio riservato ai concorrenti nel reato può essere differenziato, in relazione alle specifiche responsabilità e al ruolo svolto da ciascuno, senza che ciò integri un vizio di motivazione, salvo che il diverso trattamento non risulti manifestamente irragionevole o paradossale. L'obbligo di motivazione, inoltre, non impone al giudice di esaminare analiticamente tutti gli elementi dedotti dalla difesa, essendo sufficiente che egli dia conto delle ragioni per le quali ritiene di non poter accogliere la richiesta di attenuazione della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. SCOTTI Umberto - rel. Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V.S. - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/02/2017 della CORTE APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere UMBERTO LUIGI CESARE GIUSEPPE SCOTTI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale LIGNOLA FERDINANDO, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' di entrambi i ricorsi;
udito il difensore di parte civile (OMISSIS), avv. (OM…

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