Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 36838 del 31 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:36838PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il contributo del singolo partecipante all'associazione mafiosa, ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 416-bis c.p., non può risolversi in un dato meramente formale, destinato ad essere inteso in termini puramente astratti, ma deve essere concretamente calato all'interno del sodalizio esaminato, in modo da valorizzarne l'incidenza sull'esistenza e sullo svolgimento dell'attività del medesimo. Pertanto, la condotta di partecipazione è riferibile a colui che si trovi in rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare un ruolo dinamico e funzionale, in esplicazione del quale l'interessato "prende parte" al fenomeno associativo, rimanendo a disposizione dell'ente per il perseguimento dei comuni fini criminosi. In sede cautelare, ai fini dell'applicazione della misura, è sufficiente l'emersione di qualunque elemento probatorio idoneo a fondare una qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato, senza che sia necessaria la prova certa e incontrovertibile della sua partecipazione all'associazione. Tuttavia, il giudice è tenuto a procedere ad una valutazione unitaria e complessiva del quadro indiziario, senza limitarsi ad una mera sommatoria degli elementi probatori, al fine di verificare se gli stessi, nel loro insieme, siano effettivamente idonei a dimostrare il ruolo dinamico e funzionale dell'indagato all'interno del sodalizio mafioso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

Dott. VIGNA Maria S. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
P.M. c/o TRIBUNALE PALERMO;
contro:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/02/2018 del TRIB. LIBERTA' di PALERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa VIGNA MARIA SABINA;
udito il Pubblico Ministero nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. CANEVELLI PAOLO che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso del P.M.;
udito il difensore, avvocato (OMISSIS) del foro di ROMA, quale sostituto processuale dell'avvocato (OMISSIS) del foro di AGRI…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.