La diffamazione mediante denuncia falsa e calunniosa integra il reato di cui all'art. 595 c.p. anche quando la comunicazione sia rivolta a un unico organo di polizia giudiziaria, in quanto la pluralità di destinatari richiesta dalla norma è soddisfatta dal fatto che la denuncia raggiunga almeno due soggetti. Perché il reato sussista, è sufficiente che la condotta del reo sia idonea a ledere la reputazione della persona offesa agli occhi della "communis opinio", a prescindere dall'effettiva illiceità del fatto attribuito, essendo il dolo generico desumibile dalla falsità del fatto denunciato e dalle modalità della condotta, come nel caso in cui la denuncia sia presentata per esercitare un'indebita pressione sulla persona offesa. L'esimente della scriminante putativa di cui all'art. 51 c.p. non è configurabile quando, sulla base di una ricostruzione logica e coerente dei fatti, risulti accertato che il denunciante era consapevole della falsità della denuncia.