Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 1928 del 2019

ECLI:IT:TARLE:2019:1928SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive, per la sua natura vincolata e rigidamente ancorata al ricorrere dei relativi presupposti di fatto e di diritto, non richiede una specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che impongono la rimozione dell'abuso, essendo sufficiente l'accertamento dell'esecuzione di interventi in assenza di permesso, in totale difformità dal medesimo, ovvero con variazioni essenziali. L'esatta indicazione dell'area di sedime che verrà acquisita gratuitamente al patrimonio del Comune in caso di inerzia del responsabile dell'abuso deve essere contenuta nel successivo ed eventuale provvedimento di acquisizione, nel quale è necessario che sia puntualmente specificata la portata delle sanzioni irrogate. La possibilità di sostituire la sanzione demolitoria con quella pecuniaria, disciplinata dall'art. 34 del D.P.R. n. 380 del 2001, va valutata dall'Amministrazione competente nella fase esecutiva del procedimento, successiva ed autonoma rispetto all'ordine di demolizione, da attivarsi ad istanza dello stesso interessato. Attesa la doverosità del ripristino della legalità in presenza di abusi edilizi, il Comune non può che procedere all'emanazione del provvedimento di demolizione, non essendo sufficiente, ai fini della sua legittimità, la mera allegazione della necessità di interventi per la messa in sicurezza dell'immobile, in assenza di prova della sussistenza dei relativi titoli edilizi. Pertanto, il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive, pur non richiedendo una specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse, deve comunque indicare puntualmente l'area di sedime che verrà acquisita al patrimonio comunale in caso di inerzia del responsabile, mentre la possibilità di sostituire la sanzione demolitoria con quella pecuniaria deve essere valutata dall'Amministrazione nella successiva fase esecutiva, su istanza dell'interessato.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/12/2019

N. 01928/2019 REG.PROV.COLL.

N. 01300/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Prima

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1300 del 2014, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Lecce, via IV Novembre,41;

contro

Comune di Lecce, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Lecce, Municipio;

per l'annullamento

del provvedimento del Comune di Lecce prot. n. 17481 del 17.2.2014, notificato il 13.3.2014 a firma del Responsabile dell'Area Tecnica - Settore Urbanistica ed Edilizia Privata del Comune di Lecce;

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