Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 1280 del 2013

ECLI:IT:TARCT:2013:1280SENT

Massima

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Il Comune, in caso di occupazione sine titulo di un bene privato per la realizzazione di un'opera pubblica, in assenza di un valido ed efficace decreto di esproprio, ha l'obbligo giuridico di far venir meno l'occupazione illegittima e di adeguare la situazione di fatto a quella di diritto, restituendo l'immobile al legittimo titolare dopo aver demolito quanto ivi realizzato, atteso che la realizzazione dell'opera pubblica sul fondo illegittimamente occupato costituisce un mero fatto, non in grado di assurgere a titolo dell'acquisto e come tale inidoneo a determinare il trasferimento della proprietà, in quanto tale trasferimento può dipendere solo da un formale atto di acquisizione dell'amministrazione. In alternativa, il Comune può procedere all'acquisizione del bene mediante un valido titolo di acquisto, e, in primo luogo, tramite quello disciplinato dall'art. 42-bis del D.P.R. n. 327/2001, dovendo in tal caso corrispondere al proprietario l'indennizzo per la perdita della proprietà, il risarcimento per il periodo di occupazione illegittima e l'indennità per il periodo di occupazione legittima. Il proprietario conserva il diritto di ottenere la restituzione del bene, previa riduzione in pristino stato, ovvero l'acquisizione dello stesso da parte dell'amministrazione mediante un valido titolo, con il correlativo diritto al ristoro economico, a prescindere dall'intervenuta irreversibile trasformazione del bene, in quanto l'acquisto della proprietà non può derivare da un illecito, ma solo da un formale atto di acquisizione. Il giudice, nell'ambito della situazione di fatto indicata dal ricorrente, ha il potere di qualificare giuridicamente l'azione proposta e di procedere a un'autonoma ricerca delle norme su cui fondare la decisione, senza incorrere nel vizio di ultrapetizione.

Sentenza completa

N. 00330/2009
REG.RIC.

N. 01280/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00330/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 330 del 2009, proposto da:
Leda Maria Patanè, rappresentata e difesa dall'avv. Giuseppe Caltabiano, con domicilio eletto presso il medesimo in Catania, via Gorizia, 54;

contro

Comune di San Giovanni La Punta, in persona del Sindaco
p.t.
, rappresentato e difeso dall'avv. Sarah Patti, con domicilio eletto la medesima in Catania, via G. Oberdan, 119;

per la dichiarazione

di illegittimità della procedura espropriativa dell’immobile della ricorrente, per scadenza dell’occupazione legittima in assenza di adozione del decreto di esproprio;

e p…

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