Il procedimento di sanatoria edilizia ex lege n. 47/1985 e n. 724/1994 comporta la sospensione di ogni procedimento sanzionatorio in materia edilizia, sicché l'amministrazione comunale non può adottare un ordine di demolizione di opere edilizie abusive per le quali sia stata presentata tempestiva istanza di condono, dovendo invece sospendere ogni determinazione in merito fino alla definizione del relativo procedimento di sanatoria. Tuttavia, per le opere edilizie non oggetto di istanza di condono, l'amministrazione può legittimamente procedere all'adozione dell'ordine di demolizione, anche in presenza di un procedimento di accertamento di conformità ex art. 13 della legge n. 47/1985, qualora tale procedimento si sia concluso con un provvedimento tacito di rigetto per decorrenza del termine e tale provvedimento non sia stato tempestivamente impugnato dal privato. In tali casi, la demolizione risulta giustificata anche in ragione dell'insistenza delle opere su area paesaggisticamente vincolata. L'adozione dell'ordine di demolizione, in quanto atto di gestione, spetta ai dirigenti comunali e non al Sindaco, salvo che non sia diversamente previsto dalla normativa di settore.