Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19264 del 7 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:19264PEN

Massima

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Il reato di ingiuria, essendo stato abrogato, non può essere più contestato, mentre il reato di danneggiamento aggravato dalla violenza alla persona è configurabile in presenza di una condotta che, oltre a danneggiare cose, abbia provocato lesioni alla vittima. Le dichiarazioni della persona offesa, se ritenute credibili e intrinsecamente attendibili, possono costituire prova sufficiente per l'affermazione della responsabilità penale dell'imputato, senza necessità di ulteriori riscontri, salvo una più penetrante e rigorosa verifica della loro credibilità soggettiva e attendibilità intrinseca rispetto a quelle di un qualsiasi testimone. Pertanto, la sentenza di condanna è confermata per i reati di danneggiamento aggravato e lesioni, mentre è annullata limitatamente al reato di ingiuria, essendo il fatto non più previsto dalla legge come reato, con conseguente rideterminazione della pena complessiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. SESSA Rena - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/06/2018 della CORTE APPELLO di FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e' il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott.ssa RENATA SESSA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore, Dott.ssa CESQUI ELISABETTA, che ha concluso per l'inammissibilita';
udito il difensore avv. (OMISSIS);
il difensore presente si riporta ai…

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