Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 1597 del 22 novembre 1990
ECLI:IT:CASS:1990:1597PEN
Massima
Massima ufficiale
Il tribunale ha il potere-dovere di valutare la sussistenza delle condizioni richieste per il rinvio a giudizio direttissimo, ma la sua pronuncia, positiva o negativa che sia, quando siano sollevate questioni in ordine alla libertà personale, deve limitarsi alla declinatoria della competenza, nella considerazione che il difensore avrebbe dovuto, nei dieci giorni dalla cognizione dei provvedimenti del giudice per le indagini preliminari, presentare il ricorso di cui all'art. 309 nuovo cod. proc. pen. (riesame delle ordinanze che dispongono una misura coercitiva). (Fattispecie relativa ad annullamento di ordinanza del tribunale che aveva annullato un provvedimento del G.I.P. di convalida di arresto e di custodia in carcere).
Sentenze simili
Cassazione penale Sez. I sentenza n. 3277 del 1 luglio 1995
ECLI:IT:CASS:1995:3277PENDopo il rinvio a giudizio dell`imputato, la competenza del tribunale cosiddetto della liberta` e` limitata alla verifica delle esigenze cautelari e dell`adeguatezza della misura in atto, con esclusio…
Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 1757 del 11 luglio 1992
ECLI:IT:CASS:1992:1757PENUna volta instaurato il giudizio direttissimo sulla base dell'arresto in flagranza convalidato e proseguito, dopo l'annullamento — irrituale perché disposto in assenza di impugnazione — dei provvedim…
Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10198 del 4 marzo 2013
ECLI:IT:CASS:2013:10198PENIl tribunale del riesame, anche dopo il decreto di rinvio a giudizio per il reato relativo alla misura cautelare personale, ha il potere-dovere di valutare l'adeguatezza del quadro indiziario posto a…
Cassazione penale Sez. II sentenza n. 508 del 19 marzo 1985
ECLI:IT:CASS:1985:508PENIn caso di dichiarata volontà del P.M. di instaurazione di giudizio direttissimo il tribunale della libertà, adito in sede di riesame di provvedimento sulla libertà personale, non è obbligato, per no…
Cassazione penale Sez. I sentenza n. 3086 del 4 febbraio 1986
ECLI:IT:CASS:1986:3086PENLa legge 12 agosto 1982, n. 532 ha attribuito al cosiddetto tribunale della libertà non solo le nuove competenze sulle richieste di riesame, ma anche quelle una volta devolute al giudice istruttore e…
Cassazione penale Sez. I sentenza n. 2388 del 27 luglio 1990
ECLI:IT:CASS:1990:2388PENSe è vero che, una volta intervenuto il rinvio a giudizio dell'imputato, la verifica della sussistenza delle condizioni generali di applicabilità delle misure cautelari indicate nell'art. 272 cod. pr…
Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 969 del 13 maggio 1991
ECLI:IT:CASS:1991:969PENIn tema di misure cautelari personali, disposte ai sensi dell`art. 274, primo comma lett. a), nuovo cod. proc. pen., il giudice - per rigettare la richiesta di rinnovazione, in prossimita` della scad…
Cassazione penale Sez. I sentenza n. 205 del 20 marzo 1989
ECLI:IT:CASS:1989:205PENI poteri del giudice di rinvio, anche nel caso di annullamento di ordinanza del giudice del riesame prevista dall'art. 263 cod. proc. pen., restano quelli fissati dall'art. 544 stesso codice che rico…
Cassazione penale Sez. I sentenza n. 1736 del 24 giugno 1992
ECLI:IT:CASS:1992:1736PENL`art. 309, comma nono, cod. proc. pen., in deroga al principio generale dell`effetto devolutivo delle impugnazioni, prevede che il Tribunale del riesame, "se non deve dichiarare l`inammissibilita` d…
Cassazione penale Sez. I sentenza n. 1988 del 22 giugno 1992
ECLI:IT:CASS:1992:1988PENE' ammissibile il conflitto, quale caso analogo, tra G.I.P. e Tribunale in ordine alla competenza a decidere sulla istanza di revoca di misure cautelari personali, proposta dall'imputato dopo l'emiss…
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.
Un nuovo modo di esercitare la professione
Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.