Il silenzio serbato dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) sull'istanza di valutazione di impatto ambientale (VIA) presentata dalla società Cava Alfa s.r.l. per la realizzazione di un impianto fotovoltaico è illegittimo per violazione dell'obbligo di concludere il procedimento mediante l'adozione di un provvedimento espresso entro i termini perentori previsti dalla legge, anche in presenza di pareri negativi o mancata espressione degli stessi da parte delle Autorità coinvolte, in quanto tali circostanze non elidono tale obbligo. Il criterio di priorità nella trattazione delle istanze basato sulla maggiore potenza dell'impianto, introdotto dal legislatore, non può legittimare il mancato rispetto dei termini procedimentali, in assenza di una compiuta declinazione attuativa di tale criterio, essendo invece necessario adottare misure di riforma e semplificazione delle procedure autorizzative per gli impianti da fonti rinnovabili, in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e del Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (PNIEC). Le difficoltà organizzative rappresentate dall'Amministrazione non possono giustificare una deroga generalizzata ai termini perentori previsti dalla legge per la conclusione del procedimento di VIA, dovendo l'Amministrazione risolvere tali problematiche interne senza pregiudicare il rispetto dei diritti e degli interessi del privato istante.