La concessione demaniale marittima per la gestione di un impianto di distribuzione di carburanti per imbarcazioni non rientra nella nozione di "concessione demaniale marittima per finalità turistico-ricreative" di cui all'art. 01, comma 1, del d.l. n. 400/1993, convertito in l. n. 494/1993, e pertanto non è soggetta alla proroga automatica prevista dalla normativa nazionale, in quanto tale disciplina è in contrasto con l'art. 12 della direttiva 2006/123/CE e con i principi affermati dalla giurisprudenza dell'Unione Europea e del Consiglio di Stato, che impongono il ricorso a procedure di selezione imparziali e trasparenti per il rilascio di nuove concessioni demaniali marittime. Conseguentemente, l'Autorità di Sistema Portuale, nell'applicare la normativa nazionale sulla proroga automatica delle concessioni demaniali marittime, ha agito in violazione del diritto eurounitario, il quale prevale sulla disciplina interna in forza del principio di primazia del diritto dell'Unione. Pertanto, l'Autorità è tenuta a indire una procedura di selezione pubblica per l'affidamento della concessione demaniale marittima in questione, senza poter applicare la proroga automatica prevista dalla legge nazionale, in quanto tale disciplina è incompatibile con il diritto dell'Unione Europea.