Cassazione penale Sez. V sentenza n. 14003 del 14 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:14003PEN

Massima

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Il falso in documento pubblico mediante contraffazione di atti pubblici fidefacenti, come le ricevute di versamento in conto corrente postale, integra il reato di cui agli artt. 476, comma 2, e 482 c.p., a prescindere dalla modalità di trasmissione utilizzata (invio via email di bollettini scannerizzati), in quanto ciò che rileva è la presentazione di tali documenti come originali, idonei a documentare l'effettuazione di pagamenti. La configurabilità del reato non è esclusa dalla circostanza che i bollettini non siano stati materialmente consegnati in originale, ma trasmessi in formato elettronico, purché la loro rappresentazione sia stata idonea a far apparire gli stessi come autentici. Inoltre, la natura fidefacente dei bollettini di conto corrente postale, pacificamente riconosciuta dalla giurisprudenza di legittimità, comporta che la loro contraffazione integri la circostanza aggravante di cui all'art. 476, comma 2, c.p., senza che sia necessaria la previa querela di falso. Infine, il diniego delle circostanze attenuanti generiche, così come la determinazione della pena, possono essere adeguatamente motivati dal giudice di merito facendo riferimento all'approfittamento del rapporto fiduciario con la persona offesa e delle sue precarie condizioni di salute, senza che ciò comporti vizi di motivazione, ove la difesa non abbia fornito elementi specifici e puntuali a sostegno della richiesta di applicazione delle attenuanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/11/2019 della CORTE APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere BORRELLI PAOLA;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore generale BIRRITTERI LUIGI, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
lette le conclusioni dell'Avv. (OMISSIS), per l'imputata, che ha insistito per l'accoglimento del ricorso, depositando altresi…

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