Cassazione penale Sez. I sentenza n. 46988 del 18 dicembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:46988PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel procedimento di applicazione di una misura di prevenzione personale, è tenuto a motivare adeguatamente l'attuale pericolosità sociale del soggetto, sulla base di elementi concreti e specifici, quali precedenti penali, contesti associativi criminali, frequentazioni con pregiudicati e mancanza di redditi leciti commisurati al tenore di vita. La valutazione della pericolosità sociale deve essere effettuata in concreto, senza che il giudice possa limitarsi a considerazioni di carattere generico o astratto. Il ricorso per cassazione avverso il provvedimento di applicazione della misura di prevenzione è ammesso esclusivamente per violazione di legge, con conseguente inammissibilità dei motivi di ricorso che denuncino vizi di motivazione, salvo che questa non sia del tutto carente o meramente apparente, configurandosi in tal caso una violazione di legge per mancata osservanza dell'obbligo di motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. CULOT Dario - Consigliere

Dott. AMOROSO Giovanni - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LO. AN., N. IL (OMESSO);

avverso DECRETO del 08/01/2007 CORTE APPELLO SEZ. DIST. di TARANTO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIORDANO Umberto; lette le conclusioni del P.G. Dott. GIALANELLA Antonio, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

OSSERVA

con decreto in data 2/5/06 il Tribunale di Taranto ha applicato a LO. An., ai sensi della Legge 27 dicembre 1956, n. 1423 la misura di preve…

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