Cassazione penale Sez. II sentenza n. 46310 del 7 dicembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:46310PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare personale, pur essendo legittimamente adottato sulla base di gravi indizi di colpevolezza e di concreti elementi di pericolo, deve essere revocato quando, per effetto di sopravvenuti mutamenti della situazione di fatto o di diritto, vengano meno i presupposti che ne avevano giustificato l'applicazione. In tal caso, il venir meno dell'interesse dell'indagato all'impugnazione del provvedimento restrittivo della libertà personale determina l'inammissibilità del relativo ricorso, non comportando tuttavia la condanna alle spese del ricorrente, in quanto la pronuncia di inammissibilità per sopravvenuta carenza di interesse non implica alcuna valutazione nel merito della fondatezza dell'impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. BORSELLINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza resa il 3 Marzo 2022 dal Tribunale di Bari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis)) BORSELLINO;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Dott. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse.
RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO
1.Con l'ordinanza impugnata il T…

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