Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 15323 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:15323SENT

Massima

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Il titolare di una concessione per l'occupazione di suolo pubblico a servizio di un'attività produttiva, che reiteratamente abusi della stessa occupando una superficie maggiore di quella autorizzata e in modo difforme rispetto a quanto concesso, può essere legittimamente sanzionato dall'amministrazione competente con la sospensione temporanea dell'attività, in applicazione della normativa vigente in materia di occupazione abusiva di suolo pubblico. Tale provvedimento sanzionatorio presuppone l'accertamento di precedenti violazioni, debitamente contestate e non impugnate, che dimostrino la recidiva del concessionario nell'occupazione abusiva, e può essere adottato dall'amministrazione previa comunicazione di avvio del procedimento e valutazione delle eventuali deduzioni difensive dell'interessato. La sospensione dell'attività, quale misura afflittiva e ripristinatoria, è commisurata alla gravità e reiterazione delle condotte abusive accertate, nel rispetto dei principi di proporzionalità e ragionevolezza. L'omessa impugnazione dell'atto presupposto, che ha accertato la prima occupazione abusiva, preclude al concessionario la possibilità di contestare la legittimità del successivo provvedimento sanzionatorio, in assenza del necessario nesso causale tra quest'ultimo e il preteso danno. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'inammissibilità del ricorso per carenza di interesse, non potendo la domanda risarcitoria fungere da strumento di recupero di un interesse processuale all'annullamento mai sorto.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/10/2023

N. 15323/2023 REG.PROV.COLL.

N. 08463/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8463 del 2018, proposto da
Cardesi S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Orazio Castellana, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, piazza Benedetto Cairoli, 2, come da procura in atti;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso Valentina Antonelli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia, come da procura in atti;

per l'annullamento

Determinazione Dirigenziale n. rep. CA/1545/2…

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