Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 44102 del 15 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:44102PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare della custodia in carcere può essere revocato o sostituito con una misura meno gravosa qualora siano venute meno le esigenze cautelari, in particolare il pericolo di fuga, e sussistano comprovate condizioni di salute del soggetto che rendano incompatibile la detenzione carceraria. Tuttavia, l'interesse a coltivare l'impugnazione avverso il rigetto dell'istanza di revoca o sostituzione della misura cautelare viene meno qualora il soggetto sia stato successivamente consegnato ad un altro Stato in esecuzione di un mandato di arresto europeo, essendo venuta meno la situazione cautelare originaria. In tali casi, il ricorso deve essere dichiarato inammissibile per sopravvenuta carenza di interesse. La massima evidenzia i seguenti principi: - La possibilità di revoca o sostituzione della custodia cautelare in carcere in presenza di mutate condizioni, in particolare per motivi di salute. - Il venir meno dell'interesse a impugnare il rigetto dell'istanza di revoca/sostituzione a seguito della consegna del soggetto ad altro Stato in esecuzione di un mandato di arresto europeo. - La conseguente declaratoria di inammissibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse. Il linguaggio utilizzato è tecnico-giuridico, evitando riferimenti al caso specifico e citazioni non essenziali. La massima è formulata in modo chiaro, astratto e conciso, applicabile a casi analoghi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. GARRIBBA Tito - Consigliere

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

SA. Ni. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza emessa il 7 ottobre 2010 dalla Corte d'appello di Palermo;

Udita la relazione svolta dal cons. Dott. GARRIBBA Tito;

Udito il P.M., in persona del Sost. Procuratore Generale Dott. RIELLO Luigi, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

1. Sa. Ni. ricorre contro l'ordinanza 7.10.2010 con cui la Corte d'appello di Palermo rigettava l'istanza di revoc…

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