Il diritto al rinnovo triennale degli accordi contrattuali tra le strutture sanitarie private e l'azienda sanitaria locale, previsto dall'art. 8, comma 3-sexies, della legge regionale n. 26/2006 e successive modificazioni, costituisce un diritto soggettivo delle strutture sanitarie private, che l'azienda sanitaria locale è tenuta a riconoscere e formalizzare, senza possibilità di diniego o proroga unilaterale degli accordi in essere. Tale diritto al rinnovo triennale degli accordi contrattuali trova il suo fondamento nel principio di tutela dell'affidamento e della certezza dei rapporti giuridici, nonché nell'esigenza di garantire la continuità e l'adeguatezza dell'offerta assistenziale in favore dell'utenza. L'azienda sanitaria locale, pertanto, è obbligata ad adottare tutti gli atti necessari per assicurare il soddisfacimento di tale pretesa, ivi inclusa la stipula di un nuovo accordo contrattuale di durata triennale e la proroga degli accordi contrattuali in essere nelle more della nuova sottoscrizione, previo impegno della relativa copertura finanziaria per l'acquisto delle relative prestazioni per tutto il tempo della disposta proroga e del contratto. Il mancato riconoscimento di tale diritto da parte dell'azienda sanitaria locale configura un illegittimo esercizio del potere amministrativo, suscettibile di determinare un danno risarcibile in favore delle strutture sanitarie private interessate.