Il reato di frode in pubbliche forniture si configura quando l'appaltatore di un servizio pubblico fornisce alimenti di qualità e provenienza diversa rispetto a quanto stabilito nel capitolato d'appalto, anche in epoca antecedente all'accertamento della condotta illecita. La violazione del principio di correlazione tra accusa e sentenza non sussiste quando l'imputato, attraverso l'iter processuale, abbia avuto la concreta possibilità di difendersi in relazione all'oggetto dell'imputazione, pur in presenza di differenze meramente formali tra contestazione e sentenza, senza che vi sia una radicale trasformazione della fattispecie concreta tale da recare pregiudizio ai diritti della difesa. Il giudizio di responsabilità penale, fondato sulle dichiarazioni testimoniali e sulla documentazione processuale, non è sindacabile in sede di legittimità ove la motivazione risulti logica, coerente e aderente alle emergenze processuali.