Cassazione penale Sez. I sentenza n. 51068 del 5 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:51068PEN

Massima

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Il reato di simulazione di infermità militare si configura quando il militare produce certificazioni mediche attestanti patologie inesistenti al fine di sottrarsi temporaneamente all'obbligo di prestare servizio, indipendentemente dall'espletamento della visita medica da parte del professionista che ha rilasciato i certificati. La condotta simulatoria è integrata dalla mera produzione di certificazioni non veritiere, che inducono in errore l'Amministrazione militare circa l'effettiva sussistenza delle patologie addotte, consentendo al militare di ottenere indebitamente giorni di riposo medico domiciliare e i relativi emolumenti. Ai fini della declaratoria di inutilizzabilità delle dichiarazioni rese dal medico che ha rilasciato le certificazioni, è necessario che emergano indizi precisi e gravi di responsabilità penale a suo carico per il reato di falsità, non essendo sufficiente il mero coinvolgimento dello stesso nella vicenda processuale. Il giudice di merito è tenuto a verificare in concreto la sussistenza di tali presupposti, non potendo desumerli automaticamente dalla sola circostanza che il teste risulti in qualche modo coinvolto nei fatti oggetto di indagine.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - rel. Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 27/2012 CORTE MILITARE APPELLO di ROMA del 03/10/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in pubblica udienza del 25/02/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;

udito per il ricorrente l'avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento dei motivi del ricorso.<…

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