Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2513 del 2013

ECLI:IT:TARNA:2013:2513SENT

Massima

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Il provvedimento prefettizio di interdittiva antimafia, quale misura preventiva volta a impedire l'infiltrazione della criminalità organizzata nei rapporti contrattuali con la pubblica amministrazione, deve essere adeguatamente motivato con l'indicazione di specifici elementi di fatto obiettivamente sintomatici e rivelatori di concrete connessioni o possibili collegamenti tra l'impresa e le organizzazioni malavitose, non essendo sufficiente il mero rapporto di parentela con soggetti risultati appartenenti alla criminalità organizzata. Pertanto, la revoca di agevolazioni finanziarie concesse sulla base di una interdittiva antimafia priva di una motivazione adeguata, che non individui ulteriori elementi, oltre al mero rapporto di parentela, dai quali possano ragionevolmente dedursi possibili collegamenti tra i soggetti sul cui conto l'autorità prefettizia ha individuato i pregiudizi e l'impresa esercitata dai loro congiunti, è illegittima. Inoltre, l'annullamento in sede giurisdizionale di analoghe interdittive antimafia adottate nei confronti di società riconducibili alla medesima famiglia, in assenza di chiarimenti sui rapporti tra tali società e quella destinataria del provvedimento impugnato, rende insufficiente il riferimento a tali precedenti provvedimenti per giustificare l'adozione dell'interdittiva nei confronti della società ricorrente.

Sentenza completa

N. 05926/2010
REG.RIC.

N. 02513/2013 REG.PROV.COLL.

N. 05926/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5926 del 2010, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
società Fattorie Garofalo soc.coop., in persona del legale rapp.te p.t., sig. ((omissis)), con sede in Capua (CE), via S. ((omissis)) n. 121, rappresentata e difesa dagli avv. ((omissis)) ed ((omissis)), con domicilio eletto presso in Napoli, viale A. Gramsci n. 19;

contro

Il Ministero dello Sviluppo Economico, in persona del Ministro p.t, rappresentato e difeso in giudizio
ex lege
dall’Avvocatura distrettuale dello Stato, presso i cui uffici domicilia
ope legis
in Napoli, alla via Diaz n. 11;
il Ministero dell’Interno – Prefettura -…

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