Cassazione penale Sez. I ordinanza n. 23092 del 26 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:23092PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione avverso i provvedimenti del Tribunale di sorveglianza deve essere proposto esclusivamente a mezzo di difensori iscritti nell'albo speciale della Corte di cassazione, essendo preclusa la facoltà dell'imputato o del condannato di presentarlo personalmente. Tale previsione normativa, introdotta dalla legge n. 103 del 2017, rientra nella discrezionalità del legislatore di esigere la rappresentanza tecnica per le impugnazioni in cassazione, non violando i principi costituzionali e convenzionali relativi al diritto di difesa e al giusto processo. L'inosservanza di tale requisito comporta l'inammissibilità del ricorso, con la conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle Ammende, in ragione dei profili di colpa nella determinazione della causa di inammissibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. APRILE Stefano - Presidente

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. ALIFFI Frances - rel. Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 19/01/2023 del TRIB. SORVEGLIANZA di ROMA; udita la relazione svolta dal Consigliere FRANCESCO ALIFFI;
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con il provvedimento indicato nel preambolo IL Tribunale di sorveglianza di Roma ha rigettato il reclamo in materia di liberazione anticipata proposto da (OMISSIS).
2. Ricorre (OMISSIS), con atto redatto personalmente di cui deve rilevarsi de plano, ai sensi dell'articolo 610 c.p.p., comm…

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