Consiglio di Stato sentenza n. 3351 del 2016

ECLI:IT:CDS:2016:3351SENT

Massima

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Il parere negativo di compatibilità paesaggistica espresso dalla Soprintendenza nell'ambito di un procedimento di condono edilizio ex art. 32 l. n. 47/1985 deve essere adeguatamente motivato, non essendo sufficiente il mero richiamo alla contrarietà dell'intervento edilizio realizzato rispetto alle sopravvenute previsioni paesaggistiche. La Soprintendenza, nell'esercizio della funzione consultiva di cui all'art. 146 d.lgs. n. 42/2004, è tenuta a indicare in modo puntuale e articolato l'impatto concreto dell'opera sui valori naturalistici e paesaggistici oggetto delle previsioni vincolistiche gravanti sull'area, senza poter fondare il diniego esclusivamente sul dato formale della contrarietà dell'intervento alle disposizioni sopravvenute. Ove il parere negativo sia carente sotto il profilo motivazionale, esso deve essere annullato per difetto di istruttoria e di motivazione, non potendo il giudice amministrativo sottrarsi al sindacato di legittimità per eccesso di potere. Ciò vale a maggior ragione nei casi in cui l'intervento oggetto di sanatoria sia stato realizzato anteriormente all'imposizione del vincolo, le cui previsioni hanno, in linea generale, valenza vincolante pro futuro senza incidere, in senso draconicamente ostativo, sulle costruzioni già realizzate ed oggetto di domanda di sanatoria straordinaria.

Sentenza completa

Pubblicato il 26/07/2016

N. 03351/2016REG.PROV.COLL.

N. 01707/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1707 del 2013, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo, in Roma, piazza A. Friggeri, 13;

contro

Ministero per i beni e le attività culturali - Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le Province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo, rappresentato e difeso dall’Avvocatura generale dello Stato, domiciliataria per legge, in Roma, via dei Portoghesi, 12;
Comune di Ardea, non costituito in giudizio nel presente grado;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. LAZIO - RO…

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