Consiglio di Stato sentenza n. 389 del 2016

ECLI:IT:CDS:2016:389SENT

Massima

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Il comportamento illecito dell'amministrazione, consistente nell'occupazione sine titulo di un bene privato per la realizzazione di un'opera pubblica, non può fondare l'acquisto del diritto di proprietà attraverso l'istituto civilistico dell'usucapione. Ciò in quanto l'occupazione illegittima, protrattasi oltre i termini di legge per l'emanazione del decreto di esproprio, integra un illecito permanente che esclude l'applicabilità dell'usucapione e comporta l'obbligo per l'amministrazione di attivare il procedimento di acquisizione sanante ai sensi dell'art. 42-bis del d.P.R. n. 327/2001, con il conseguente riconoscimento in favore del proprietario dei danni risarcibili per il periodo intercorrente tra la fine dell'occupazione legittima e l'emissione del decreto di acquisizione. L'istituto dell'usucapione, di matrice civilistica, presuppone la sussistenza di una legittima causa giuridica che abbia determinato il possesso del bene da parte dell'occupante, requisito che non ricorre nell'ipotesi di occupazione sine titulo protrattasi oltre i termini di legge per l'emanazione del decreto di esproprio. Pertanto, il comportamento illecito dell'amministrazione non può fondare l'acquisto della proprietà attraverso l'usucapione, essendo invece configurabile un illecito permanente che comporta l'obbligo di attivare il procedimento di acquisizione sanante ai sensi dell'art. 42-bis del d.P.R. n. 327/2001 e il riconoscimento in favore del proprietario dei danni risarcibili per il periodo intercorrente tra la fine dell'occupazione legittima e l'emissione del decreto di acquisizione.

Sentenza completa

N. 03945/2015
REG.RIC.

N. 00389/2016REG.PROV.COLL.

N. 03945/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3945 del 2015, proposto da:
((omissis))', ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, ((omissis)), 7;

contro

Comune di Pietragalla, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso la Segreteria del Consiglio di Stato in Roma, p.zza Capo di Ferro 13;

per la riforma

della sentenza del T.A.R. BASILICATA - POTENZA: SEZIONE I, n. 00228/2015, resa tra le parti, concernente silenzio serbato dall'amministrazi…

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