Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare i ricorsi proposti da Cellnex Italia s.p.a. e Wind Tre s.p.a. avverso il diniego del Comune di Campobasso all'autorizzazione per la realizzazione di una nuova stazione radio base, ha affermato il seguente principio di diritto: L'Amministrazione comunale non può esigere, ai fini del rilascio dell'autorizzazione all'installazione di impianti di telecomunicazione per telefonia mobile ai sensi dell'art. 87 del D.Lgs. n. 259/2003, la produzione di documenti diversi da quelli tassativamente indicati nell'allegato 13, modello A, del medesimo decreto legislativo. In particolare, l'Amministrazione non può richiedere il certificato fideiussorio relativo agli oneri di smantellamento e ripristino ambientale, in quanto tale adempimento non rientra tra quelli previsti dalla normativa statale, la quale persegue finalità di semplificazione e celerità del procedimento autorizzatorio, principi fondamentali della materia di "ordinamento delle comunicazioni" di competenza legislativa concorrente. L'interpretazione costituzionalmente orientata dell'art. 5, comma 3, lett. e) della L.R. Molise n. 20/2006 consente di ritenere che l'obbligo di produrre il certificato fideiussorio sia richiesto non già ai fini del rilascio dell'autorizzazione all'installazione, bensì solo per la successiva fase di effettivo esercizio dell'impianto, in attuazione dell'obbligo di tenere indenne l'Amministrazione dalle spese di sistemazione e ripristino delle aree pubbliche previsto dall'art. 93, comma 2, del Codice delle comunicazioni elettroniche. Pertanto, la richiesta di tale certificato non può legittimare il diniego dell'autorizzazione all'installazione dell'impianto.