Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5473 del 2017

ECLI:IT:TARNA:2017:5473SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di un manufatto edilizio realizzato in assenza del prescritto titolo abilitativo costituisce atto dovuto per l'amministrazione comunale, senza che sia necessaria una specifica motivazione sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto e attuale alla demolizione. Ciò in quanto l'abusività dell'opera edilizia rappresenta di per sé il presupposto per l'applicazione della sanzione demolitoria, a prescindere dal decorso del tempo intercorso tra la realizzazione dell'abuso, il suo accertamento e l'adozione del provvedimento sanzionatorio. L'affidamento del privato sulla conservazione di una situazione di fatto abusiva non può essere considerato meritevole di tutela, non potendo il tempo legittimare un comportamento contrastante con le prescrizioni dell'ordinamento. Pertanto, l'ordine di demolizione di un manufatto abusivo non richiede una puntuale valutazione delle ragioni di interesse pubblico, né un bilanciamento di questo con gli interessi privati coinvolti e sacrificati, né una motivazione sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale alla demolizione. Ciò vale anche nel caso in cui sia trascorso un notevole lasso di tempo tra la commissione dell'abuso, il suo accertamento e l'adozione della misura sanzionatoria, in quanto il decorso del tempo non può incidere sull'ineludibile doverosità degli atti volti a perseguire l'illecito attraverso l'adozione della relativa sanzione. Inoltre, la presentazione di una DIA per un intervento diverso da quello abusivamente realizzato, e la successiva dichiarazione di inefficacia della stessa da parte dell'amministrazione, non inficiano la legittimità dell'ordine di demolizione.

Sentenza completa

Pubblicato il 20/11/2017

N. 05473/2017 REG.PROV.COLL.

N. 06468/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6468 del 2008, proposto da:
Magistro Bruna e Cortese Guido, rappresentati e difesi dall'avvocato Giuseppe Fimiani, con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, via G. Orsini, n. 42;

contro

Comune di Napoli, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'Avvocatura municipale, con domicilio eletto presso la sede in Napoli, Palazzo S. Giacomo;

per l'annullamento

- della disposizione dirigenziale del Comune di Napoli n. 621 del 7 agosto 2008, con cui si ordina la demolizione delle opere consistenti in un manufatto a struttura portante in cemento a…

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