Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2723 del 20 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:2723PEN

Massima

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Il reato di diffamazione commesso attraverso la pubblicazione di un messaggio denigratorio sul profilo Facebook della persona offesa, accessibile a un numero indeterminato di utenti, integra gli estremi della diffamazione aggravata ai sensi dell'art. 595, comma 3, c.p., in quanto la condotta è potenzialmente idonea a raggiungere una pluralità di destinatari. L'elemento soggettivo del reato di diffamazione è integrato dal dolo generico, che sussiste quando l'agente usa consapevolmente espressioni offensive nel contesto sociale di riferimento, a prescindere dalla specifica intenzione di offendere. L'interpretazione alternativa della condotta dell'imputato, volta a escludere il dolo, non è ammissibile in sede di legittimità, essendo preclusa la rivalutazione del merito. Inoltre, l'argomento difensivo secondo cui il termine "cornuta" perderebbe il suo significato offensivo se rivolto a una donna, anziché a un uomo, è inammissibile in quanto implica una visione discriminatoria tra i sessi, in contrasto con il principio di uguaglianza di cui all'art. 3 Cost. La mancata richiesta di applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto (art. 131-bis c.p.) in sede di appello, preclude la sua deduzione per la prima volta in Cassazione, in applicazione del divieto di cui agli artt. 606, comma 3, e 609, comma 2, c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduard - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/10/2015 della CORTE APPELLO di TRIESTE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/10/2016, la relazione svolta dal Consigliere EDUARDO DE GREGORIO;
Udito il Procuratore Generale in persona del ENRICO DELEHAYE.
RITENUTO IN FATTO
Con la sentenza impugnata la Corte di Appello di Trieste ha parzialmente riformato la decisione di prim…

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