Il termine perentorio per la riassunzione del giudizio davanti al giudice dichiarato competente, ai sensi dell'art. 15, comma 4, del Codice del processo amministrativo, è di trenta giorni dalla comunicazione dell'ordinanza che ha declinato la competenza territoriale. Decorso inutilmente tale termine, il giudice è tenuto a dichiarare l'estinzione del giudizio ai sensi dell'art. 35, comma 2, lettera a), del medesimo Codice, senza possibilità di rimessione in termini. La declaratoria di estinzione del giudizio per mancata riassunzione nel termine perentorio previsto dalla legge non consente al giudice di pronunciarsi nel merito della controversia, comportando la cessazione della materia del contendere. Tale principio, volto a garantire la ragionevole durata del processo e la certezza dei rapporti giuridici, si applica indistintamente a tutte le ipotesi di declinatoria di competenza, a prescindere dalla natura dell'atto impugnato o dalla posizione soggettiva del ricorrente. La rigorosa osservanza del termine perentorio per la riassunzione del giudizio davanti al giudice dichiarato competente rappresenta, pertanto, un presupposto indefettibile per la prosecuzione del processo, la cui mancata ottemperanza determina l'estinzione del giudizio, con conseguente impossibilità per il giudice di pronunciarsi nel merito della controversia.