Cassazione penale Sez. V sentenza n. 31513 del 2 agosto 2007

ECLI:IT:CASS:2007:31513PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La diffamazione, quale reato contro l'onore e il decoro della persona, è punita dalla legge penale, ma il giudice deve valutare attentamente le circostanze del caso concreto, come l'eventuale provocazione che possa aver determinato la condotta diffamatoria, al fine di escludere la responsabilità penale dell'imputato ove ricorrano i presupposti di legge per l'applicazione di tale esimente. Il giudice di merito è tenuto a motivare adeguatamente le proprie valutazioni in ordine all'affermazione o all'esclusione della responsabilità penale, in modo da consentire il controllo di legittimità da parte del giudice di legittimità. Qualora la motivazione risulti carente o contraddittoria su tali aspetti, il giudice di appello è chiamato a riesaminare la questione, anche al fine di verificare l'eventuale applicabilità di cause di giustificazione o di esclusione della punibilità. Il principio di diritto così enunciato trova applicazione in tutti i casi di reati contro l'onore, a tutela del bilanciamento tra il diritto alla reputazione e il diritto di critica e di manifestazione del pensiero.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) ZA. SE. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 31/05/2006 TRIBUNALE di REGGIO CALABRIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. AMATO ALFONSO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. F. Salzano, che ha concluso per il rigetto.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Za. Se. e' stato condannato dal Tribunale …

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