L'intervento di ampliamento di un fabbricato commerciale esistente, ubicato in zona urbanizzata (zona C di PRG), rientrante nell'ambito applicativo della normativa speciale sul "Piano Casa" regionale, deve essere valutato alla stregua della disciplina generale prevista dall'art. 35, comma 8, del Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR), che consente modifiche dello stato dei luoghi nelle fasce di rispetto dei corsi d'acqua pubblici, a condizione del mantenimento di una fascia di inedificabilità di 50 metri, della comprovata esistenza di aree edificate contigue e del rispetto della disciplina di altri eventuali beni sottoposti a vincolo paesaggistico. Non trova, pertanto, applicazione la più restrittiva disciplina di cui al comma 14 del medesimo art. 35 del PTPR, riferita al "patrimonio edilizio legittimamente realizzato o sanabile" esterno dalle aree urbanizzate. Ciò in quanto la norma speciale sul "Piano Casa" ha attribuito al fondo in esame una potenzialità edificatoria "aggiuntiva", sicché l'intervento di ampliamento deve essere valutato alla stregua di una "nuova edificazione" nella zona di riferimento, ai sensi del citato art. 35, comma 8, del PTPR.