Cassazione penale Sez. II sentenza n. 6814 del 13 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:6814PEN

Massima

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Il delitto di estorsione è configurabile in tutti i casi in cui l'agente, al fine di procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto, faccia uso della violenza o della minaccia per costringere il soggetto passivo a fare od omettere qualcosa che gli procuri un danno economico. In particolare, il reato di estorsione sussiste quando il soggetto agente utilizza minacce o violenza per ottenere consumazioni senza pagare il corrispettivo, realizzando così un atto dispositivo consistente nella rinuncia a ottenere il pagamento e determinando un contestuale depauperamento del disponente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. DE SANTIS Anna Maria - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenz - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 2 marzo 2015 della Corte di Appello di Catanzaro-sezione minorenni;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. Vincenzo Tutinelli;
udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Cedrangolo Oscar che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso…

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