Consiglio di Stato sentenza n. 5317 del 2018

ECLI:IT:CDS:2018:5317SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, ha stabilito che: 1. Il potere di annullamento del nulla osta paesaggistico (o del parere reso in sede di condono edilizio ex art. 32 l. n. 47/85) da parte dell'Amministrazione statale non comporta un riesame complessivo delle valutazioni discrezionali compiute dalla Regione o da un ente sub-delegato, tale da consentire la sovrapposizione o sostituzione di una propria valutazione di merito a quella compiuta in sede di rilascio dell'autorizzazione, ma si estrinseca in una verifica di legittimità, che si estende a tutte le figure sintomatiche di eccesso di potere. 2. L'autorità ministeriale, nell'esercizio del potere di annullamento, esercita un potere di riesame per così dire estrinseco, con riferimento all'assenza di vizi di legittimità, ma non può rinnovare il giudizio tecnico-discrezionale sulla compatibilità paesistico-ambientale dell'intervento, che appartiene in via esclusiva all'autorità preposta alla tutela del vincolo. 3. È illegittimo il decreto ministeriale che fonda l'annullamento su ragioni di merito, consistenti in un diverso giudizio in ordine alla compatibilità paesaggistica delle opere, sia nella loro originaria connotazione che negli interventi di riordino ambientale, in quanto tale valutazione discrezionale appartiene in via esclusiva all'autorità locale preposta alla tutela del vincolo. 4. È possibile il rilascio del parere favorevole in caso di condono edilizio condizionandone l'operatività a limitati correttivi sull'esistente, tali da non incidere su consistenza, dimensioni e destinazione del bene, al fine di consentire un migliore inserimento dell'opera nel contesto paesaggistico tutelato.

Sentenza completa

Pubblicato il 11/09/2018

N. 05317/2018REG.PROV.COLL.

N. 10387/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 10387 del 2010, proposto da:
((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), Massimilla Andreoli, rappresentati e difesi dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Roma, viale Parioli, 180;

contro

Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;

nei confronti

Provincia di Verona e Comune di Lazise, non costituiti in giudizio;

per la riforma

della sentenz…

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