Cassazione penale Sez. III sentenza n. 49048 del 11 dicembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:49048PEN

Massima

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Il giudice, nell'esercitare il proprio potere discrezionale di sostituire le pene detentive brevi con le pene pecuniarie corrispondenti, con la semidetenzione o con la libertà controllata, deve tenere conto dei criteri indicati nell'articolo 133 del codice penale, tra i quali rientrano le condizioni di vita individuale, familiare e sociale dell'imputato. Il giudizio prognostico positivo cui è subordinata la possibilità della sostituzione non può prescindere dal riferimento a tali indici, al fine di valutare se sia prevedibile che non vi sarà una ricaduta nel reato. Pertanto, il giudice può negare la sostituzione della pena anche soltanto in ragione dei precedenti penali dell'imputato, ritenuti indicativi di una scarsa capacità di rispettare le prescrizioni, senza dover addurre ulteriori e più analitiche ragioni, purché tale valutazione non risulti manifestamente illogica o priva di adeguata motivazione. Ciò vale anche alla luce delle modifiche apportate dalla c.d. riforma Cartabia, la quale ha confermato che il giudice, nell'applicazione e nella scelta delle pene sostitutive, deve sempre aver riguardo ai criteri indicati nell'articolo 133 c.p. e, in ogni caso, non può sostituire la pena detentiva quando sussistono fondati motivi per ritenere che le prescrizioni non saranno adempiute dal condannato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - rel. Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - Consigliere

Dott. GALANTI Alberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/06/2023 della Corte di appello di Roma, sezione per i minorenni;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), del foro di Roma, che insiste nell'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'impugn…

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