Cassazione penale Sez. I sentenza n. 5891 del 15 febbraio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:5891PEN

Massima

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La presunzione di adeguatezza della sola custodia cautelare in carcere, prevista dall'art. 275, comma 3, c.p.p. per i reati di associazione di tipo mafioso, opera non solo al momento dell'applicazione della misura, ma anche nel corso della sua esecuzione, impedendo la sostituzione con misure meno gravose, in ragione della tendenziale perpetuità del vincolo associativo e del concreto pericolo di reiterazione del reato, valutato alla luce della gravità delle condotte contestate e dell'entità della sanzione irrogabile. Tale presunzione, di carattere eccezionale e di stretta interpretazione, può essere superata solo in presenza di elementi nuovi ed incidenti sulle esigenze cautelari, non ravvisabili nel mero decorso del tempo, nella regolare condotta carceraria o nell'applicazione di pene detentive ad altri affiliati, atteso il forte radicamento dell'imputato nell'organizzazione criminale, anche in ragione di vincoli di parentela con i vertici del sodalizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - rel. Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAIAZZO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS), N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 3133/2011 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 20/05/2011;

sentite le conclusioni del PG Dr. D'((omissis)), (inammissibilita' del ricorso).

RITENUTO IN FATTO

1. Con l'ordinanza in epigrafe il Tribunale di Napoli, adito ex articolo 310 c.p.p., ha respinto l'appello di (OMISSIS), in custodia cautelare per partecipazione ad associazi…

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