Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 31722 del 17 luglio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:31722PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso deve essere provata attraverso elementi indiziati concreti e specifici, non essendo sufficiente il mero richiamo a dichiarazioni generiche e prive di riscontri oggettivi da parte di collaboratori di giustizia. In particolare, il giudice è tenuto a vagliare criticamente la credibilità e l'attendibilità di tali dichiarazioni, verificandone la coerenza interna e la corrispondenza con gli altri elementi probatori acquisiti, senza potersi limitare ad un mero richiamo per relationem alla motivazione di precedenti provvedimenti. Inoltre, il giudice deve adeguatamente motivare in ordine alle questioni rilevanti sollevate dalla difesa, senza omettere di esaminare e confutare puntualmente i rilievi difensivi che mettano in discussione la ricostruzione dei fatti operata nell'ordinanza impugnata. Infine, l'utilizzabilità delle dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia è subordinata al rispetto dei termini di conclusione delle indagini preliminari, non potendo il giudice fare ricorso a dichiarazioni rese oltre tali termini senza una specifica motivazione in tal senso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. CONTI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. LEO Guglielmo - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la ordinanza del 03/12/2013 del Tribunale di Catanzaro;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Giovanni Conti;

udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale dott. D'ANGELO Giovanni che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito per il ricorrente l'avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

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