Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 46234 del 14 novembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:46234PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la sussistenza delle esigenze cautelari per l'applicazione della misura della custodia in carcere in un procedimento per il delitto di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, deve attentamente esaminare ogni singola fattispecie concreta, considerando tutti gli elementi idonei a dimostrare l'attualità e la concretezza del pericolo di reiterazione criminosa, non fronteggiabile con misure meno afflittive. Pur essendo prevista una presunzione relativa di adeguatezza della custodia in carcere per tale tipologia di reato, tale presunzione può essere superata qualora, in relazione al caso specifico, emergano elementi che consentano di ritenere soddisfacibili le esigenze cautelari con misure alternative. Il giudice deve quindi valutare attentamente la personalità e l'indole delinquenziale dell'imputato, i suoi precedenti specifici, le pendenze giudiziarie a suo carico e ogni altro elemento idoneo a denotare la concreta e attuale possibilità che egli possa continuare a fornire il proprio contributo all'associazione criminosa, non fronteggiabile con misure meno afflittive della custodia in carcere. L'obbligo di motivazione del provvedimento cautelare diviene più intenso laddove la difesa rappresenti elementi idonei, nella sua prospettiva, a dimostrare l'insussistenza di esigenze cautelari o la possibilità di soddisfarle con misure meno gravose.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MENICHETTI Carla - Presidente

Dott. DI SALVO Emanuele - rel. Consigliere

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. CENCI Daniele - Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 07/02/2019 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. DI SALVO EMANUELE;
lette/sentite le conclusioni del PG Dr. MARINELLI FELICETTA che conclude per il rigetto.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre per cassazione avverso l'ordinanza in epigrafe indicata, che ha rigettato l'appello avverso il provvedimento con cui il G.i.p. aveva respinto l'istanza di revoca della misura cautelare de…

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