Cassazione penale Sez. V sentenza n. 16609 del 30 aprile 2010

ECLI:IT:CASS:2010:16609PEN

Massima

Il reato di ingiuria, commesso in presenza della persona offesa, assorbe il reato di diffamazione, configurando un'ipotesi di ingiuria continuata, punibile con una pena pecuniaria commisurata alla gravità della condotta e alla capacità contributiva dell'imputato. La valutazione della credibilità della persona offesa, in assenza di costituzione di parte civile, rientra nel prudente apprezzamento del giudice di merito, il quale deve comunque verificare la sussistenza di riscontri probatori esterni alle sole dichiarazioni della persona offesa. Il delitto di esercizio arbitrario delle proprie ragioni non è configurabile quando le offese pronunciate non siano direttamente connesse alla pretesa fatta valere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMATO Alfonso - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. MARASCA Genna - rel. Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) IA. RO. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 3/2007 TRIBUNALE di NOCERA INFERIORE, del 05/05/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 09/03/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GENNARO MARASCA;

Udito il Pubblico Ministero in persona del Dr. D'Angelo Giovanni, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per il reato sub b) e per il ri…

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