Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1567 del 2021

ECLI:IT:TARMI:2021:1567SENT

Massima

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Il potere di pianificazione urbanistica del Comune, esercitato attraverso l'approvazione del Piano di Governo del Territorio (PGT), è espressione di una ampia discrezionalità amministrativa che consente di bilanciare le esigenze di tutela ambientale e paesaggistica con le istanze edificatorie dei privati proprietari. Tale discrezionalità non è sindacabile dal giudice amministrativo, salvo che non sia inficiata da manifesta arbitrarietà o irragionevolezza, ovvero da travisamento dei fatti in ordine alle esigenze che si intendono soddisfare. Pertanto, la classificazione di un'area come "verde privato", in luogo della precedente destinazione edificatoria, non costituisce un'illegittima "reformatio in peius" né viola il principio di affidamento del privato, in quanto l'interesse di quest'ultimo alla conferma o al miglioramento della previgente disciplina urbanistica è un mero interesse di fatto non tutelabile in sede giurisdizionale. Inoltre, la diversa classificazione di aree contigue, anche se appartenenti allo stesso proprietario, può essere giustificata dalla disomogeneità degli interventi da effettuarsi e dalla necessità di perseguire un equilibrato assetto del territorio, senza che ciò integri una disparità di trattamento censurabile. In definitiva, le scelte di pianificazione urbanistica, volte a contemperare gli interessi pubblici e privati, rientrano nella discrezionalità del Comune, il cui esercizio è sindacabile solo in presenza di macroscopiche irragionevolezze o travisamenti dei fatti.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/06/2021

N. 01567/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00940/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 940 del 2014, proposto da
-OMISSIS-, rappresentati e difesi dagli avvocati Rocco Condello, Domenica Lugara', con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Como, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Marina Ceresa, Marilisa Ogliaroso, Antonio Tafuri, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

nei confronti

Provincia di Como non costituita in giudizio;

per l'annullamento

- della deliberazione del Comune di Como-OMISSIS-del 13 giugno 2013, avente ad oggetto "Co…

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