Consiglio di Stato sentenza n. 4846 del 2013

ECLI:IT:CDS:2013:4846SENT

Massima

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Il vincolo urbanistico reiterato sull'immobile, pur formalmente diverso dal precedente, è da considerarsi preordinato all'espropriazione e pertanto indennizzabile, in quanto incide in modo sostanziale sulle facoltà edificatorie e di negoziazione del bene, senza che il proprietario si trovi in una posizione di effettiva equivalenza rispetto all'amministrazione per la realizzazione delle opere pubbliche previste. La mancata previsione di un indennizzo al momento della reiterazione del vincolo, già annullata in precedenza per tale carenza, integra un vizio che non può essere superato dalla semplice motivazione circa le esigenze urbanistiche sottese alla scelta, atteso che l'obbligo di motivazione risulta attenuato dopo l'introduzione dell'indennizzo per la reiterazione del vincolo. Pertanto, il proprietario ha diritto a percepire l'indennizzo per il periodo in cui il vincolo è stato illegittimamente reiterato, essendo tale diritto regolato dalla sentenza passata in giudicato che ha annullato la reiterazione del vincolo per mancata previsione dell'indennizzo, senza che il Comune possa ora contestare la natura espropriativa del vincolo medesimo. La domanda di risarcimento del danno ulteriore rispetto all'indennizzo, fondata sulla compressione delle facoltà di utilizzazione dell'immobile, è invece infondata, in quanto il proprietario è titolare solo di una generica aspettativa alla reformatio in melius, non essendo dovuto alcun risarcimento per le limitazioni edificatorie imposte in salvaguardia dopo la scadenza del vincolo in attesa di un nuovo atto di programmazione urbanistica.

Sentenza completa

N. 09616/2006
REG.RIC.

N. 04846/2013REG.PROV.COLL.

N. 09616/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9616 del 2006, proposto da:
Comune di Gardone Val Trompia (Bs), in persona del suo Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)) e dall’Avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Roma, via ((omissis)), 13;

contro

((omissis));

per la riforma

della sentenza del T.A.R. per la Lombardia, Sez. staccata di Brescia, n. 453 dd. 8 maggio 2006, resa tra le parti e concernente risarcimento danno per reiterazione vincolo espropriativo su immobile.

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Viste le memorie difensive;

Vi…

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