Cassazione penale Sez. II sentenza n. 38803 del 13 ottobre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:38803PEN

Massima

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Il sequestro preventivo ex art. 240-bis c.p. di ingenti somme di denaro contante è legittimo quando sussistono gravi indizi di reato di usura, anche in assenza di una formale dichiarazione dei redditi da parte dell'indagato, in quanto il giudice può desumere il pericolo di dispersione del patrimonio dalla sproporzione tra il denaro sequestrato e le attività lecite accertate, nonché dall'occultamento delle somme e dal mancato assolvimento degli obblighi fiscali, configurando così il fumus commissi delicti e il periculum in mora richiesti dalla legge per l'adozione della misura cautelare reale. Il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza di riesame di tale sequestro è ammesso solo per violazione di legge e non per vizi logici della motivazione, che devono essere così radicali da rendere l'apparato argomentativo del provvedimento del tutto mancante o privo dei requisiti minimi di coerenza, completezza e ragionevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE SANTIS ((omissis)) - Presidente

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - est. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. CERSOSIMO Emanuele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposta da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 23/05/2022 del Tribunale di Torino;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
sentito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
sentito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.<…

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