Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 26816 del 8 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:26816PEN

Massima

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La prescrizione dei reati, operante ai sensi degli artt. 157 e 158 c.p., come novellati dalla L. n. 251/2005, determina l'annullamento senza rinvio della sentenza di condanna, anche laddove risulti accertata la responsabilità penale dell'imputato, in quanto il decorso del tempo previsto dalla legge per l'estinzione del reato preclude l'applicazione di qualsiasi sanzione. Tale principio trova applicazione anche nei casi in cui l'imputato abbia confessato parzialmente i fatti a lui ascritti, non essendo sufficiente tale confessione a superare l'effetto estintivo della prescrizione, il cui riconoscimento costituisce un limite invalicabile all'esercizio dell'azione penale. La prescrizione, infatti, opera come causa di non punibilità, sottraendo definitivamente il fatto al giudizio di responsabilità penale, indipendentemente dall'accertamento della colpevolezza dell'imputato e dalla gravità del reato commesso. In tale prospettiva, il giudice è tenuto ad annullare la sentenza di condanna senza rinvio, una volta verificata l'intervenuta prescrizione del reato, senza poter procedere ad alcuna valutazione nel merito della vicenda processuale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. GARRIBBA Tito - Consigliere

Dott. SERPICO Francesc - rel. Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) HA. AL. AB. , N. IL (OMESSO);

2) PA. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 4770/2006 CORTE APPELLO di MILANO, del 26/10/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 28/06/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCESCO SERPICO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto dei ricorsi;

Udito il difensore Avv. ALFARONE R. che insiste; in subOrdine invoca la…

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