Cassazione penale Sez. V sentenza n. 47360 del 17 novembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:47360PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice di merito, nel valutare la prova del nesso di causalità tra la condotta dell'imputato e l'evento lesivo, gode di ampio potere discrezionale nella valutazione degli elementi probatori, purché la motivazione sia logica, coerente e rispettosa dei canoni di razionalità e completezza. Il giudice non è vincolato a una ricostruzione dei fatti favorevole all'imputato, anche in presenza di elementi probatori parzialmente contrastanti, potendo legittimamente privilegiare la versione della persona offesa e la documentazione medica, purché tale scelta sia adeguatamente giustificata. Inoltre, la mera circostanza che la persona offesa abbia fatto riferimento a un possibile risarcimento non è di per sé sufficiente a inficiare la credibilità della sua ricostruzione, specie ove tale affermazione risulti isolata e non supportata da altri elementi probatori. Infine, la presenza di precedenti contrasti tra imputato e persona offesa può costituire un plausibile movente dell'azione violenta, la cui valutazione rientra nel libero apprezzamento del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Graz - rel. Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 120/2011 CORTE APPELLO SEZ. DIST. di BOLZANO, del 11/10/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 25/06/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIA LAPALORCIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. R. ANIELLO, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore (OMISSIS), in sost. Avv. (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO

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