Cassazione civile Sez. III ordinanza n. 4098 del 18 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:4098CIV

Massima

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Il mancato rispetto del requisito di ammissibilità di cui all'art. 366-bis c.p.c., applicabile nonostante la sua abrogazione, comporta l'inammissibilità del ricorso per cassazione, in quanto l'illustrazione del motivo non si conclude con la formulazione del prescritto quesito di diritto. Il rispetto di tale requisito formale è essenziale per consentire alla Corte di Cassazione di esercitare il proprio sindacato di legittimità, in quanto il quesito di diritto consente di individuare con chiarezza la questione giuridica sottoposta al suo esame. L'inosservanza di tale onere determina l'inammissibilità del ricorso, con conseguente condanna del ricorrente alla rifusione delle spese del giudizio di legittimità in favore della parte controricorrente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FINOCCHIARO Mario - Presidente

Dott. MASSERA Maurizio - Consigliere

Dott. SEGRETO Antonio - Consigliere

Dott. VIVALDI Roberta - Consigliere

Dott. FRASCA Raffaele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 26095/2009 proposto da:

AR. VI. (OMESSO), elettivamente domiciliato in ROMA, VIA DEL CASALETTO 151, presso lo studio dell'avvocato CAVALLARO GIUSEPPE, rappresentato e difeso dall'avvocato GRECO Marcello, giusta procura a margine del ricorso;

- ricorrente -

contro

INPDAP - ISTITUTO NAZIONALE DI PREVIDENZA PER I DIPENDENTI DELL'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA (OMESSO), in persona del dirigente pr…

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