Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9919 del 5 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:9919PEN

Massima

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La diffamazione a mezzo stampa, pur avendo ad oggetto fatti sostanzialmente veri, può integrare il reato qualora la notizia pubblicata contenga inesattezze tali da alterare in modo significativo la gravità della condotta attribuita al soggetto, determinando una lesione della sua reputazione ben più grave di quella che si sarebbe verificata con la rappresentazione fedele dei fatti. In particolare, l'erronea indicazione dell'età della persona offesa, quando comporti il passaggio da una fattispecie di abusi sessuali su minore a una di pedofilia, integra una distorsione rilevante della notizia, suscettibile di aggravare in misura considerevole il disvalore sociale della condotta attribuita all'indagato e, conseguentemente, il danno alla sua immagine e reputazione. Tuttavia, la liquidazione del danno morale subito dai prossimi congiunti del soggetto diffamato, in ragione dell'offesa alla memoria, deve essere adeguatamente motivata dal giudice, con riferimento alle concrete conseguenze pregiudizievoli derivate dalla pubblicazione e alle peculiari circostanze del caso concreto, senza limitarsi a richiami generici sulla gravità della lesione reputazionale accertata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
- (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
- (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 21/12/2015 dalla Corte di appello di L'Aquila;
visti gli atti, la sentenza impugnata ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MICHELI Paolo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ANIELLO Roberto, che ha concluso chiedendo il rigetto dei ricorsi;
udito, per la parte civile (OMISSIS), l'Avv. (OMISSIS), il quale ha concluso chie…

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