La mancata comunicazione del subingresso nel termine perentorio di sessanta giorni dall'atto di cessione o affidamento in gestione dell'attività commerciale su aree pubbliche comporta la decadenza dal diritto di subentro, quale unica sanzione prevista dalla legge regionale, a prescindere dalla circostanza che l'attività sia stata comunque proseguita senza soluzione di continuità. Tale obbligo di comunicazione grava su ciascuno dei subentranti, anche in caso di plurime cessioni di azienda, non essendo ammesse deroghe al rispetto del termine perentorio stabilito dalla normativa, salvo il caso di comprovato impedimento che, tuttavia, non può essere riconosciuto in favore di tutti i cessionari qualora non risulti sussistente nei confronti di alcuni di essi. La modifica normativa intervenuta con il d.lgs. n. 222 del 2016 non ha determinato l'abrogazione della disciplina regionale previgente, che rimaneva in vigore fino all'adeguamento della legislazione regionale, senza che ciò comportasse un vuoto normativo, atteso che la comunicazione di subingresso costituisce un adempimento essenziale per la prosecuzione dell'attività senza interruzione da parte del subentrante.