Cassazione penale Sez. II sentenza n. 1922 del 19 gennaio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:1922PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura quando l'agente, mediante minaccia di un male ingiusto, costringe la vittima a consegnare una somma di denaro o altra utilità, anche se il male minacciato non dipende direttamente dalla sua volontà, ma da quella di un terzo, purché l'agente si presenti come consapevole latore di una richiesta di natura estorsiva. Ciò si verifica anche quando l'agente, pur non essendo in grado di incidere concretamente sulla verificazione del male minacciato, prospetta alla vittima tale possibilità in modo tale da indurla a cedere alla richiesta per evitare il pregiudizio paventato. In tali ipotesi, il reato di estorsione sussiste anche se il male minacciato non era effettivamente realizzabile da parte dell'agente, essendo sufficiente che la vittima abbia agito per il timore di subire il danno rappresentatole come dipendente dalla volontà dell'agente o di persona a lui collegata. Pertanto, il reato di estorsione si configura quando l'agente, anche avvalendosi di un intermediario, prospetta alla vittima un male ingiusto come dipendente dalla sua volontà o da quella di un terzo con il quale agisce in concorso, inducendola così a consegnare una somma di denaro o altra utilità per evitare il pregiudizio paventato, a prescindere dalla concreta possibilità di realizzazione del male minacciato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - rel. Consigliere

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. ALMA Marco Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/10/2013 della Corte di Appello di Brescia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. G. Rago;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. TOCCI Stefano, che ha concluso chiedendo il rigetto;
udito il difensore, avv. (OMISSIS) - in sostituzione dell'avv.to (OMISSIS…

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