Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto da una società contro l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) in merito all'aggiornamento biennale delle tariffe del Servizio Idrico Integrato, ha rilevato che la società ricorrente non ha impugnato la successiva delibera ARERA che, in attuazione di un precedente provvedimento cautelare, ha nuovamente esercitato il potere di aggiornamento tariffario. Di conseguenza, il Tribunale ha dichiarato il ricorso improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse, compensando le spese di lite tra le parti. La massima giuridica che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: Il ricorso giurisdizionale diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse quando il ricorrente non impugna gli atti successivi adottati dall'amministrazione in attuazione di un precedente provvedimento cautelare, in quanto l'interesse alla decisione del ricorso originario viene meno.