Il provvedimento amministrativo di annullamento di un parere favorevole al rilascio di una concessione edilizia in sanatoria, adottato dalla Soprintendenza competente ai sensi dell'art. 151, comma 4, del D.Lgs. n. 490/1999, è legittimo qualora risulti adottato entro il termine perentorio di sessanta giorni dalla data in cui la documentazione relativa all'intervento è pervenuta completa alla Soprintendenza, senza che sia necessaria la previa comunicazione di avvio del procedimento all'interessato, atteso che il successivo procedimento di controllo da parte della Soprintendenza sugli atti comunali può essere considerato un sub-procedimento obbligatorio e necessario ex lege, non necessitante di ulteriore comunicazione. Inoltre, la mancata indicazione o allegazione da parte dell'interessato di elementi fattuali o valutativi che, se introdotti in fase procedimentale, avrebbero potuto influire sul contenuto finale del provvedimento, rende infondata la doglianza relativa alla lesione dei propri diritti partecipativi. Infine, la motivazione del provvedimento di annullamento, che faccia riferimento alla realizzazione dell'opera in zona soggetta a vincolo paesaggistico e alla previsione normativa di divieto assoluto di edificazione in tale ambito, non può essere censurata per la prima volta in sede di impugnazione, in quanto trattasi di profilo non dedotto in primo grado.